Destinazione Dio: Gesù bambino di Lama


 Nelle prime ore del pomeriggio del 6 Gennaio di ogni anno, la piccola frazione di Lama, nei pressi di Taranto, fa registrare un massiccio, quanto insolito afflusso di forestieri. I "forestieri" sono soprattutto tarantini, ma non mancano anche coloro che giungono dai Comuni vicini, attratti dalla processione di Gesù Bambino e, soprattutto, dalla successiva cosiddetta "Calata dei Magi". La "festa" a Lama ha inizio nelle prime ore del mattino con il lancio di grossi e rumorosi petardi e il giro di una banda per le vie della frazione; nella chiesa dedicata alla Regina Pacis, nel frattempo, si svolgono le prime funzioni liturgiche del giorno dell'Epifania. Col passare delle ore la chiesa si affolla sempre più, finché, a mezzogiorno, non viene celebrata la messa solenne. Ultimato il rito religioso, la statua di Gesù Bambino viene rimossa dall'altare e portata sul sagrato del tempio. I fedeli assiepano la piazzetta antistante la chiesa dove, di li a poco, alla presenza del parroco, ha inizio l'asta per la processione pomeridiana. Il privilegio di portare in processione il piccolo simulacro di Gesù Bambino se lo contendono i rappresentanti delle varie contrade di Lama (Battaglia, Bellatrase, Capitignano, Carelli ,Faito, San Domenico, Tre Fontane), offrendo, a turno e a voce alta, somme di denaro; la statua, come in tutte le aste, rimane aggiudicata alla contrada che offre di più. La processione esce alle ore 15 in punto e ad essa partecipa un complesso bandistico venuto da Taranto che esegue le "pastorali". Ma per la gente, soprattutto per quella venuta da fuori, sorge subito un piccolo problema: da che parte e in quali strade si deve attendere il passaggio di Gesù Bambino? Per la processione di Lama, infatti, l'itinerario non è sempre lo stesso, in quanto essa si dirige solo nella contrada che, quell'anno, ha vinto l'asta svoltasi nella mattinata. Dalla stessa contrada partono i Re Magi alla volta della piazzetta antistante la chiesa ove si svolgerà la sacra rappresentazione. Davanti alla chiesa ha quindi svolgimento la recita, come viene chiamata dagli abitanti di Lama; dura poco più di un ora ed è seguita con attenzione dalla gente del luogo, dalle famiglie venute dalle campagne e dai "forestieri". Al termine, si svolge una funzione in chiesa e subito dopo la "festa" di Lama si conclude con l'accensione di fuochi pirotecnici. In passato la "Calata dei Magi" si svolgeva alla masseria "La Battaglia", dove venivano sistemate delle luminarie e una piccola cassarmonica. Il racconto di come si svolgeva, ci viene raccontato da Alfredo Maiorano(vedi Il viaggio dei Re Magi). Oggi come si è già detto, la sacra rappresentazione non si svolge più nella cappella della masseria "La Battaglia", già di proprietà del marchese Luigi Bonelli, ma davanti alla chiesa dedicata alla Regina Pacis. Quest'ultima fu costruita negli anni difficili dell'ultima guerra e dal 1949 è affidata al parroco, prima Don Nicola Gigante e attualmente Don Mimino Damasi. 

Tratto da uno scritto di Nicola Caputo pubblicato da Mandese Editore

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