Dal messaggio del foglietto settimanale parrocchiale del 24 gennaio 2016: 


“Dopo dieci mesi di utilizzo della sala di comunità (ndr. Gennaio 2015) giunse il momento di fare un breve bilancio dell’esperienza con don Luigi facendo una passeggiata tra i caseggiati di via Sciabelle e via Brigantini alla ricerca di un locale che potesse servire per le attività pastorali in una zona abitata ormai da oltre un migliaio di famiglie comprese le ville circostanti. Quando ci fermammo davanti al cartello vendesi del n. 14 pensammo che quel grande locale era un sogno irrealizzabile. Però ci dicemmo che non costava niente chiedere ai proprietari se potevano almeno affittarcelo. Contrariamente alle nostre pessimistiche previsioni ci fu risposto che se ne poteva parlare e siccome da cosa nasce cosa, passammo dal semplice affitto all’idea di poterlo acquistare. Quei 260 mq. erano proprio quello di cui avevamo bisogno; ma dove trovare i 200.000 €uro concordati dopo il tira e molla per ottenere lo sconto rispetto alla cifra di partenza che era molto più alta?  Dopo averne parlato con l’Arcivescovo Filippo e con l’Economo diocesano cominciammo le pratiche per ottenere un finanziamento dai fondi dell’8 per mille della Chiesa Cattolica. Intanto il proprietario ci consentiva di cominciare ad usarlo. Così, come molti ricorderanno, la sala fu aperta per la prima volta la sera del 3 aprile, Venerdì Santo, a conclusione della Via Crucis per le vie del quartiere. Il 5 aprile, domenica di Pasqua celebrammo la prima messa in un clima di gioiosa commozione (almeno la mia) da allora è stato un crescendo con le Messe domenicali, il Rosario nel mese di maggio, la Veglia di Pentecoste, il catechismo dei bambini e dei ragazzi della Cresima, le Novene, e poi le pettole e le castagne, il mercatino natalizio e dei dolci, le commedie teatrali, ecc.  Possiamo dire che la sala è ora un luogo irrinunciabile dal punto di vista umano e cristiano. È bello la domenica arrivare a piedi per la Messa senza prendere la macchina e senza il problema del parcheggio, entrare nella sala senza spingere come avviene nella nostra piccola chiesa, trovare posto tutti piccoli e grandi, e sperimentare come l’amore di Dio ci fa “famiglia” radunata per ascoltare la Parola di Dio e nutrirci del Pane della vita.  Ora siamo ad un momento cruciale: finalmente la lunga fase dei documenti si è conclusa ma abbiamo bisogno di un piccolo sforzo da parte di tutti. Dei  €. 200.000 occorrenti per l’acquisto, €. 158.000 li riceveremo in due rate dall’ 8 per mille; restano a nostro carico €. 42.000 più 10.000 di spese notarili. In questi mesi abbiamo già dato €. 10.000 come acconto e oltre ai soldi necessari per le spese indispensabili (sedie, tavoli, porte, luci per un totale di circa €. 12.000) siamo riusciti ad accantonare altri 10.000 euro, per cui di fatto abbiamo bisogno di recuperare circa €. 32.000… sono una bella cifra ma è alla nostra portata, con il poco da molti possiamo riuscirci.”

Ed ancora oggi, da quel giorno, continuiamo a raccontarci…

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