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  • Data: Mag 09 2024
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9 Maggio

1502 – Cristoforo Colombo lascia la Spagna per il suo quarto e ultimo viaggio nel Nuovo Mondo.

1915 – 320 parlamentari italiani lasciano il loro biglietto da visita nell’abitazione di Giovanni Giolitti per sostenere la sua linea politica neutralista nei confronti della prima guerra mondiale.

1936 – L’Italia annette formalmente l’Etiopia dopo averne presa la capitale il 5 maggio, Vittorio Emanuele III viene proclamato imperatore d’Etiopia.

1950 – Il ministro degli Esteri francese Robert Schuman enuncia, durante un discorso a Parigi, la prima proposta per la creazione di un’unione economica e politica europea. Tale discorso passerà alla storia come “Dichiarazione Schuman” e porterà nel 1985 il Consiglio europeo a proclamare il 9 maggio Giorno europeo o Festa dell’Europa.

1978 – Viene assassinato Giuseppe Impastato, giornalista e attivista italiano impegnato nella lotta contro la mafia.

1978 – Il cadavere del 38° primo ministro italiano (1963-68) e presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro, sequestrato 55 giorni prima da un commando delle Brigate Rosse, viene fatto ritrovare dai suoi assassini nel bagagliaio di una Renault 4 in via Caetani, dietro la principale sede del Partito comunista italiano a via delle Botteghe Oscure a Roma.

2015 – La Biennale di Venezia diretta da un africano. Apre la 56ª Biennale Arte di Venezia, che per la prima volta viene affidata a un curatore africano, il nigeriano Okwui Enwezor (foto). Tra i Paesi presenti per la prima volta ai “Giardini”, Mauritius e Mozambico.

«Il “parlamento delle forme” è un modo per ridiscutere la vitalità, l’importanza e la necessità dell’arte nelle nostre vite, nella nostra cultura comune, in un momento in cui gli oggetti storici e artistici sono stati distrutti. E vuol dire anche richiamare l’attenzione su un’altra cosa che Benjamin ha detto, che non esiste una sola immagine di una civiltà che non sia in sé un’immagine di barbarie. Tutti vediamo quanto succede in Iraq e abbiamo assistito alla distruzione dei Buddha di Bamyian e, per quanto queste cose possano dare fastidio, penso anche alla disputa tra la Grecia e il British Museum per i marmi del Partenone… Sì, nel museo li si conserva, ma lontano dal loro contesto, è una forma di distruzione. Il “parlamento delle forme” allora è questa conversazione tra forme e pratiche». (Okwui Enwezor)